⚡ Uboldo, il tecnico della “luce” che illumina solo la propria arroganza
- ventisette.info

- 13 nov
- Tempo di lettura: 2 min
Truffa, insulti e minacce al citofono. Ma la vera notizia è un’altra: qualcuno ha ancora il coraggio di dire “no”.

UBOLDO – Campanello, voce melliflua, promessa di “una verifica urgente sulla fornitura elettrica”. Tutto come da copione. Fino a quando, al primo rifiuto, la voce si trasforma in urlo: insulti, accuse, minacce. Un uomo che pretende di entrare, una donna che non apre. E il teatro dell’assurdo va in scena davanti a un cancello di provincia.
💬 “Nel 2025 non è possibile non voler cambiare contratto!”
Lui lo dice davvero.
Lei risponde con il più semplice dei gesti: non cede.
E da quel momento il presunto tecnico — senza tesserino, senza appuntamento, ma con molta autostima — passa all’offensiva verbale.
Un caso isolato? Forse.
Un simbolo dei tempi? Sicuro.
🔌 Energia rinnovabile? No, arroganza riciclata
La storia di Uboldo è una minuscola radiografia del Paese.
Un’Italia dove il rispetto non è più scontato, dove il confine tra diritto e pretesa si è fatto liquido come certe bollette incomprensibili.
Oggi chi difende la propria casa viene visto come sospettoso, chi si infila ovunque come “intraprendente”.
Abbiamo confuso la fiducia con la resa.
🗯️ “La sicurezza non è chiudersi al mondo. È sapere chi stai lasciando entrare.”
🚪 L’Italia del citofono
Un tempo i venditori ambulanti si presentavano col cappello in mano.
Ora bussano con la presunzione di chi pensa che ogni porta sia un diritto d’accesso.
La differenza è sottile ma letale: da società educata siamo diventati un Paese che considera la prudenza una forma di diffidenza reazionaria.
Eppure, quando la diffidenza salva qualcuno da una truffa, improvvisamente torna ad avere senso.
🧭 La lezione di Uboldo
La donna ha fatto qualcosa di raro, quasi controcorrente: ha detto no.
Ha difeso il proprio spazio, la propria famiglia, la propria privacy.
Un gesto semplice, eppure rivoluzionario in un’Italia dove “aprirsi” è diventato obbligatorio.
Nessuna ideologia, nessun manifesto. Solo buon senso — quella virtù che oggi fa più rumore di mille proteste.
💡 “Non serve un tesserino per riconoscere un truffatore.
Basta vedere come reagisce quando gli dici no.”
⚠️ Conclusione: corto circuito nazionale
La vera emergenza energetica del 2025?
Troppa tensione, zero educazione.
E un Paese che continua a predicare accoglienza senza insegnare rispetto.




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