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Quando la forza diventa diritto

  • Immagine del redattore: ventisette.info
    ventisette.info
  • 10 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

Le donne, il tumore e la dignità che non chiede permesso

C’è un’Italia che non si piange addosso, che non fa rumore ma si muove.

È l’Italia che il sabato pomeriggio sceglie una sala civica invece del divano, per parlare non di assistenza ma di dignità.



Sabato 15 novembre, alle ore 16, nella Sala Civica dell’Antico Palazzo Comunale di Cavaria con Premezzo, l’Associazione Alter Ego, con il patrocinio del Comune, organizza l’incontro “Diritti e tutele sociali nelle donne affette da tumore al seno”.


Un titolo che suona istituzionale, certo. Ma dentro c’è molto di più: la storia di donne che combattono due battaglie — quella contro la malattia e quella contro la burocrazia.


Non serve compassione, serve rispetto

Interverranno Romana Dell’Erba (Consigliera Regionale Lombardia), Angela Maria Rocco (Assessore al Sociale e Disabilità del Comune di Cavaria con Premezzo), e Marco Molinari (Rappresentante Sindacale RLST CISL dei Laghi), moderati da Stefano Romano di Alter Ego.

Apriranno i lavori i saluti istituzionali del Sindaco Franco Zeni, di Emanuele Monti – Presidente della Commissione Regionale per la Sostenibilità Sociale, Casa e Famiglia – e della Presidente di Alter Ego, Ambra Andrea Crosta.


Ma al di là dei titoli, la questione è semplice: quanto vale oggi la dignità di una donna che combatte per la propria salute e per il proprio posto nel mondo?

Tra leggi, certificati e diritti “a discrezione”, l’Italia sembra aver dimenticato che la vera tutela sociale è quella che non umilia, non infantilizza, ma riconosce la forza di chi lotta.


Solidarietà sì, ma con la schiena dritta

Si parlerà di strumenti, di tutele e di concretezza. Perché la solidarietà non è una parola da convegno, è una forma di civiltà attiva.

E quando la politica torna nei municipi, tra la gente e non nei talk show, smette di essere ideologia e torna a essere ciò che dovrebbe sempre essere: servizio.


Forse è una visione antica, quasi provinciale.

Ma in tempi in cui la parola “diritto” è spesso confusa con “pretendere”, riscoprire la dignità del lavoro, della malattia, della famiglia e della comunità può essere un atto rivoluzionario.


Un appuntamento che vale più di mille slogan

📍 Sabato 15 novembre – ore 16.00

📍 Sala Civica, Antico Palazzo Comunale – Via Ronchetti 324, Cavaria con Premezzo


Un pomeriggio per chi crede che il coraggio non vada premiato con la compassione, ma con il rispetto.

Perché i diritti non si chiedono con voce tremante: si esercitano, a testa alta.

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