Laveno Mombello: tra polemiche, fondi e asili… chi ci guadagna davvero?

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A Laveno Mombello, pare che il consiglio comunale si stia trasformando sempre più in un ring di polemiche. Ultima scena: i soliti esponenti del centrosinistra che abbandonano l’aula per poi tornare a lamentarsi dei contributi alle scuole dell’infanzia. E cosa denunciano? Che le famiglie lavenesi stanno per essere “penalizzate”. Certo, perché colpa del Comune se le scuole devono fare i conti con regole e risorse che, come spesso succede, non bastano mai.

Ma fermiamoci un attimo. L’amministrazione ha deciso di usare locali esistenti per l’asilo nido, evitando di spendere soldi pubblici per nuove strutture e riducendo al minimo i costi. Il centrosinistra grida alla tragedia: “perdita di fondi nazionali!” Peccato che nessuno parli di quanto spesso i fondi finiscano sprecati o mal gestiti.

Poi ci sono i criteri per ottenere i contributi: le scuole devono raggiungere obiettivi fissati dall’amministrazione. Una scelta discutibile? Forse. Ma intanto il centrosinistra si dimentica di dire che, senza regole e controlli, i soldi pubblici rischiano di sparire in mille rivoli, senza portare alcun beneficio concreto alle famiglie.

E le scuole? Scoperte all’inizio dell’anno che i fondi erano ridotti, senza alcun preavviso. Un caos che dimostra due cose: la politica lavenese ama fare proclami, ma nella gestione pratica spesso inciampa. Le famiglie restano in mezzo, e a volte l’unica certezza è la polemica, più che il servizio.

Insomma, a Laveno Mombello il centrosinistra trova sempre un motivo per criticare, l’amministrazione prova a fare qualcosa (con risultati discutibili), e le famiglie continuano a guardare il tutto con un pizzico di incredulità. Alla fine, più che un dibattito politico sembra uno spettacolo di varietà, dove a vincere davvero sono solo le parole e non chi paga le rette.