Sarah Foti, il coraggio di governare tra offese e silenzi: Ferno merita rispetto, non fango digitale
- ventisette.info

- 11 nov
- Tempo di lettura: 2 min
FERNO – È ufficiale: la politica locale ha superato ogni limite… della fantasia. L’ultimo episodio? La sindaca di Ferno, Sarah Foti, denuncia commenti social così “sessisti” da far rimpiangere la stagione più retrò della pubblicità anni ’50. Secondo la prima cittadina, qualcuno – per fortuna mai identificato – le avrebbe suggerito di dedicarsi più “al focolare domestico e all’acqua che bolle in pentola”.

La Sinistra locale, dal canto suo, ha fatto spallucce. Cambiare Ferno prende le distanze, precisa che “nessuno dei nostri ha mai rivolto frasi sessiste” e chiede maggior chiarezza. Un chiarimento doveroso, certo, ma che suona come un passo di lato più che un passo avanti. Perché mentre si discute di comunicati e dichiarazioni, c’è chi, dietro a uno schermo, si sente libero di insultare e screditare una donna che ha avuto il coraggio di esporsi, di amministrare, di decidere.
Foti, però, non arretra di un millimetro. Non accetta la solidarietà di facciata né le frasi preconfezionate: pretende rispetto, vero, autentico. Quello che non passa attraverso i post, ma attraverso il confronto diretto e la responsabilità delle parole. Perché governare è un atto pubblico, ma la dignità non si discute. E chi oggi la attacca con offese e insinuazioni sessiste mostra solo la propria pochezza morale.
L’onorevole Silvia Roggiani lo ricorda bene: fare politica da donna non è mai stato facile. Ma questa non può essere una scusa per chi, nascosto dietro una tastiera, si sente autorizzato a demolire l’immagine e il lavoro di un sindaco solo perché donna e determinata. I “leoni da tastiera” non costruiscono nulla: urlano, offendono, ma non sanno proporre, non sanno dialogare, non sanno governare.
La vera morale fernese è questa: mentre qualcuno alimenta la polemica, c’è chi continua a lavorare per la città, tra progetti, scelte e responsabilità quotidiane. E Sarah Foti lo fa con la schiena dritta, senza cedere ai toni velenosi né alle provocazioni.
Ferno non ha bisogno di chi insulta da dietro uno schermo. Ha bisogno di chi, come il suo sindaco, ci mette la faccia, le idee e il coraggio. Perché amministrare non è un reality show, ma un impegno concreto, e chi governa con passione merita rispetto, non fango digitale.




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