Cassani e la rivoluzione dei Vigili: mentre tutti litigano, lui fa l’unica cosa sensata
- ventisette.info

- 3 giorni fa
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A Gallarate in questi giorni si discute parecchio, si sbuffa, si twitta, ci si offende con comunicati stampa che manco ai tempi del Medioevo. Tutto perché? Perché il Sindaco Cassani ha deciso di spostare la Polizia Locale. Sì, avete letto bene: spostare. Non chiudere, non abolire, non teletrasportare su Marte. Spostare.
Raro trovare un amministratore che ragioni in modo pratico e non emotivo. Uno che non fa il tifo per i muri, ma pensa a quello che ci accade dentro.

Il nodo della sicurezza? È un finto problema
Partiamo dalla finta tragedia del secolo: “E adesso senza i vigili in centro la sicurezza?”.
Ecco, calma. Cassani lo ha spiegato come si spiegano le cose a un amico al bar:
I cittadini al comando dei vigili ci vanno pochissimo.
Gli agenti, quando lavorano, stanno per strada.
Se devono arrivare in centro, ci arrivano. Se devono andare in periferia, idem.
Tradotto nel nostro linguaggio: la sede dei vigili non è Hogwarts, non contiene magie. Che stiano in via A o in via B, il loro lavoro non cambia. E la sicurezza nemmeno.
Il vero tema si chiama Alfa, non nostalgia urbana
La mossa di Cassani è stata un’altra: difendere Alfa, l’azienda dell’acqua che – ricordiamolo – porta lavoro, indotto e attività nel cuore della città. E Alfa stava per andarsene.
Cassani, invece, ha fatto quello che un sindaco serio deve fare: si è messo di traverso per tenerla qui e ora per farla crescere le offre più spazio.
Il punto è molto semplice:
meglio avere Alfa piena e operativa in centro, o un ufficio dei Vigili semivuoto che resta lì solo per tradizione?
Per noi è evidente quale sia la scelta intelligente.
E per Cassani pure.
Le alternative? Tutte peggiori
Prima di decidere, il Comune ha girato mezzo patrimonio immobiliare.
– L’ex GAM? Poco funzionale.
– Villa Marelli? Bella, storica… e assolutamente inadatta: vincoli, ritardi, burocrazia, uffici da spezzettare in tre posti diversi. Un puzzle, non una sede.
Poi salta fuori l’immobile di via Aleardi, libero.
Comodo, grande, parcheggi, fermata dei bus… quasi un miracolo logistico.
Qual era l’unico ostacolo?
Una certificazione antisismica che la Polizia di Stato deve avere e la Polizia Locale no.
Morale: via Aleardi sì per i Vigili, no per gli altri. Decisione presa.
È quasi divertente vedere qualcuno ancora fingere stupore.
La politica nel frattempo litiga da sola
Arriviamo alla parte più teatrale: la tensione con Fratelli d’Italia.
Comunicati incrociati, mezze scuse, “malintesi” che nessuno crede davvero, e soprattutto un chiarimento che continua a slittare come un treno regionale d’agosto.
FdI insiste: “Serve un presidio in centro!”.
La Lega risponde: “Serve tenere Alfa!”.
E Cassani, mentre gli altri discutono di percezioni, fa scelte che hanno conseguenze reali.
Il punto finale, il nostro:
In un mondo dove tutti si preoccupano di sembrare occupatissimi, Cassani è uno dei pochi che pare lavorare davvero.
Gli altri litigano sul simbolismo della sede; lui cura l’interesse della città, fa due conti, guarda i numeri, ragiona sul futuro.
Perché quando un sindaco fa il sindaco, e non il collezionista di polemiche, vale la pena dirlo forte.




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