Caronno Pertusella, il bilancio si incaglia: il Gruppo Misto mette il freno a mano (e qualche virgola di troppo)

A Caronno Pertusella l’aria di novembre non profuma solo di castagne, ma anche di nervi tesi. Nella seduta consiliare del 20, il Gruppo Misto ha deciso di tirare una riga bella spessa sull’assestamento definitivo di bilancio. Una riga che, più che un tratto di matita, sembra un graffio d’artista rock.

La premessa? Un avvertimento che suona quasi come: “Da oggi basta giochetti con il regolamento”. Il riferimento è all’ultimo consiglio, quello del 30 settembre, dove — a loro dire — qualcuno avrebbe scambiato la presidenza del Consiglio per un after party. Replica dopo dichiarazione di voto? “Non sia mai più”, dicono. E lo dicono con la calma di chi ha già contato fino a dieci.

Il nodo gordiano: soldi, spese, e un avanzo che evapora come spritz in agosto

Il cuore della contestazione è tutto qui: una fetta sostanziosa dell’avanzo di amministrazione va a coprire maggiori spese per la Fondazione Artos. E non spicci. Parliamo di 476mila euro di parte corrente. Il Gruppo Misto lo dice chiaro: sì alle politiche sociali, sì all’inclusione, sì al sostegno dei più fragili. Ma anche sì al buon senso quando si mettono mano e forbici al bilancio.

C’è poi quella voce titanica: 689.670 euro per “partecipazione iniziative nel campo dell’educazione e della cultura”. Una cifra che, da sola, pesa quanto metà delle somme destinate quest'anno alla Fondazione.Legittima? Magari. Spiegata bene? Ecco, su questo il Misto alza un sopracciglio.

La loro domanda sottintesa suona più o meno così: tutto bello, tutto giusto, ma perché infilare cambi così pesanti nella variazione definitiva, che dovrebbe essere un ritocchino e non un restyling da binge-watching di Real Time?

Capitolo scuola ex Dante Alighieri: il cantiere che non smette di generare spese (e perplessità)

Tra le uscite di parte capitale spunta un’altra cifra robusta: 207.223,35 euro per extra costi del cantiere della ex Dante Alighieri.

Secondo il Sindaco, non è colpa del cielo ma della risoluzione del contratto con la precedente impresa e della nuova gara.

Secondo il Gruppo Misto, invece, questa gestione è un album di scelte discutibili che rischia di far pagare a tutto il paese il conto finale.

E qui esce il retroscena che molti avevano intuito: è anche per vicende come questa che i consiglieri hanno abbandonato il PD e la maggioranza. Quando si dice “divergenze creative”.

Il finale (per ora)

Morale: il voto del Gruppo Misto è stato un “no” deciso.

Non un no di protesta generica, ma di metodo.

Non contro i funzionari — che anzi vengono assolti con formula piena — ma contro la regia politica che decide come e dove piazzare i fondi.

Il bilancio passa, la politica si accende, e noi ci ritroviamo con l’ennesimo episodio della saga caronnese: più che Game of Thrones, qui sembra Game of Fondazioni.