🚨 Luino, serata ad alto tasso di caos: un 25enne trasforma un banale incidente in un action movie di serie B
- ventisette.info

- 7 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
A Luino capita spesso che il traffico faccia perdere la pazienza. Quello che succede meno spesso è che un incidente quasi da carrozzeria diventi un'esibizione di teatro fisico, urla comprese, davanti ai carabinieri e pure in ospedale. Ma martedì 25 novembre, secondo le cronache locali, la città ha avuto la sua piccola puntata di “Breaking Bad... ma senza la parte geniale”.

La premessa: un botto leggero, la serata pesante
Il protagonista è un 25enne di origine albanese, già noto alle forze dell’ordine. Lo trovano — così viene riferito — in condizioni che definire “alterate” è come dire che l’acqua è un po’ bagnata: alcol, stupefacenti e un’agitazione degna del Black Friday.
Arriva la pattuglia. E qui la storia cambia genere: dal traffico urbano si passa alla commedia nera.
La scena clou: escalation express
Appena vede i carabinieri, il giovane — spiegano le ricostruzioni — non opta per la diplomazia: insulti, minacce, lancio di documenti come fossero shuriken. Risultato: due militari feriti in modo lieve e un verbale che probabilmente ha vissuto la sua giornata più movimentata di sempre.
Secondo round: il Pronto soccorso
Trasferito in ospedale per i controlli, l’uomo non si calma. Anzi, pare abbia deciso che la serata doveva includere anche il livello “interruzione del servizio pubblico”. Personale sanitario nel caos, attività temporaneamente bloccate: insomma, un delirio multitasking.
Il giorno dopo: l’aula del giudice e il tentativo di ricucire la serata
Davanti al giudice monocratico Rossana Basile, il 25enne — stando ai resoconti — ammette di aver bevuto e assunto droga. Fin qui tutto lineare. Poi però assicura che non era lui alla guida dell’auto del famoso incidente. Chi lo fosse allora? Silenzio. Giallo.
Neanche Agatha Christie si sarebbe presa la briga.
Il PM Arianna Cremona, considerando anche i precedenti (rissa e favoreggiamento), chiede i domiciliari. La difesa punta invece a zero misure cautelari. Il giudice sceglie una via di mezzo: obbligo di presentazione ai carabinieri di Luino. Con un post-it metaforico: “Se non rispetti, si sale di livello”.




Commenti