Gallarate: i numeri (veri) battono gli slogan
- ventisette.info

- 21 set
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C’è un momento dell’anno in cui, tra un mojito e un lamento sul rientro, qualcuno si prende la briga di leggere i numeri veri, quelli che contano, quelli che non si sventolano sui cartelloni arcobaleno né si affidano all'hashtag del giorno. È il caso di Gallarate, dove il Comune — udite udite — ha chiuso il 2024 in miglioramento di quasi due milioni di euro rispetto all’anno precedente. E lo ha fatto senza balli di piazza, senza flash mob, senza proclami salvamondo. Solo con conti in ordine.

A presentare il rendiconto consolidato, l’assessore Corrado Canziani, uno che non ha bisogno di slogan per spiegare che il patrimonio netto del sistema Gallarate (Comune + partecipate) oggi è a quota 150 milioni e rotti. Una cifra che, in un’Italia dove il “gestiamoci male” è spesso il vero partito trasversale, sa di eresia contabile.
Partecipate: quando lo Stato funziona (ma non troppo)
C’è poi il capitolo partecipate. Quelle realtà pubbliche o semi-pubbliche che, in mano a certi sindaci, diventano buche nel terreno dove spariscono soldi e dignità. E invece qui no: Amsc chiude l’anno con +159.487 euro, Aemme Linea Ambiente ci mette sopra 1,7 milioni di utile, e Alfa gioca in Champions con oltre 7 milioni di attivo.
Diciamolo sottovoce, che magari qualcuno si offende: quando si taglia il superfluo e si pretende efficienza, anche il pubblico può funzionare. Non è magia. È gestione.
Gas in vendita e piscina che galleggia
Novità in vista anche sul fronte Prealpi Gas: il Comune (assieme a Busto Arsizio) ha dato mandato ad Agesp di mettere sul mercato il 100% delle quote. Scelta coraggiosa? Dipende da che parte la guardi. Ma di certo è una mossa che profuma di responsabilità, quella vera: capire quando è il momento di cedere il passo al privato per non far affondare la baracca. Cose che a certi amministratori nostalgici dell’IRI fanno venire le bolle.
Intanto, sul fronte sportivo, pare che una sola proposta sia arrivata per la rinascita della Nuova Moriggia, la piscina che aspetta di tornare a fare quello per cui è stata costruita: non fallimenti, ma vasche.
La morale? I numeri non votano, ma raccontano
Gallarate non sarà una metropoli, ma è una cartina tornasole interessante: si può amministrare bene senza cadere nella trappola del consenso facile, senza comprare like a suon di ideologia, senza promettere il reddito per ogni stato d’animo.
Forse è una visione antica, quella in cui le istituzioni si occupano dei cittadini invece di educarli. Ma, guardando i conti, pare che a Gallarate funzioni ancora.
Chissà che non sia il caso di prendere appunti.




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