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Castellanza merita di più: la vecchia stazione non può morire dimenticata

  • Immagine del redattore: ventisette.info
    ventisette.info
  • 10 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

Ah, Castellanza. Una cittadina che ha dato molto, ma che troppo spesso sembra dimenticata dai piani alti. L’ex stazione di via Pomini, un tempo cuore pulsante dei nostri spostamenti, oggi è solo un monumento al degrado urbano. Ma perché accettare questa marginalità? Perché rinunciare a quello che ci spetta di diritto?


Castellanza merita di più: la vecchia stazione non può morire dimenticata

Il gruppo civico Castellanza nel Cuore non ci sta. La vecchia stazione va ristrutturata, trasformata in spazio pubblico o culturale, e collegata al nuovo mondo urbano da parcheggi intelligenti e – perché no – da un tram-treno che faccia finalmente respirare la città. Insomma, basta tappeti rossi alla periferia e abbandoni nel centro: è ora di rivendicare ciò che ci è stato tolto dall’interramento della ferrovia e dai nuovi assetti delle ferrovie.


Le richieste concrete (per chi ama le cose fatte bene)

  1. Ristrutturazione e cessione al Comune – Per dare dignità a un simbolo cittadino, riportandolo al centro della vita sociale. Non è nostalgia, è buon senso urbano.

  2. Parcheggio funzionale in via Pomini – Così chi lavora, studia o visita Castellanza non si sente punito dall’assenza di infrastrutture.

  3. Tram-treno o shuttle navetta – Per collegare il centro alla nuova stazione, riducendo traffico, inquinamento e… frustrazione da spostamenti improvvisati.


Castellanza ha pagato il suo tributo, letteralmente, con i soldi per l’interramento e le modifiche alla viabilità. Ora è il momento di chiedere di più: una visione strategica, chiara e soprattutto in grado di restituire alla città centralità e identità.


E se per arrivare a un accordo intelligente fosse necessario mettere in discussione qualche cessione di terreno? Bene, lo si faccia senza tentennamenti. In gioco non c’è solo un’area, ma la dignità di Castellanza.


Il nostro centro urbano non può rimanere il parente povero della nuova stazione periferica. Castellanza merita rispetto, infrastrutture funzionali e un futuro connesso e vitale. Noi siamo pronti a fare la nostra parte. Ora tocca all’amministrazione dare il segnale: basta essere secondi in casa propria.

 

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