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Castellanza e Olgiate: cronache da un polo logistico che nessuno voleva, ma che ormai c’è

  • Immagine del redattore: ventisette.info
    ventisette.info
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min
Buono Sconto

Ci sono storie che iniziano con un “C’era una volta”.

Questa, invece, parte con un “A Olgiate non c’è manco l’ombra di un incontro pubblico, quindi tutti in trasferta a Castellanza”.

Giovedì sera, infatti, la popolazione olgiatese ha fatto le valigette e ha varcato il confine come si fa quando il proprio Comune decide che la trasparenza è overrated. Motivo del pellegrinaggio: capire che fine farà il nuovo polo logistico spuntato come un fungo in via Roma.


Castellanza e Olgiate: cronache da un polo logistico che nessuno voleva, ma che ormai c’è

La Commissione: chirurgia senza anestesia

Il sindaco di Castellanza, Cristina Borroni, ha convocato una Commissione tecnica per fare il punto della situazione, spinta dal consigliere Luciano Lista di Fratelli d’Italia.

L’assessore Vanni Mirandola snocciola anni di carte, progetti, controdeduzioni e richieste (alcune evase, altre evaporate), quando il consigliere Paolo Pagani decide di piantare un cartellino nella carne viva del tema.


Il suo ragionamento è più o meno questo:

“Bravi, ottimo lavoro sui tir: forse non ci passeranno. Ma i furgoncini? Lo immaginiamo tutti lo sciame di van bianchi che svolazzano in città dalla mattina alla sera? Perché quelli, signori, nessuno li può fermare.”


E non finisce qui. Pagani fa notare che accanto al mega capannone arriverà pure un edificio commerciale. Supermercato? Emporio? Tempio del consumo compulsivo? Non si sa.

Quello che si sa è che porterà traffico.

E che forse, considerati insieme – capannoni + commercio – le valutazioni sarebbero state un tantino diverse.

Mirandola, nella parte più onesta della serata, ammette: “Già, me ne sono accorto anch’io ricostruendo tutto l’iter…”

Che poi è quel tipo di frase che fa venire voglia di battergli una mano sulla spalla e l’altra sulla fronte.


ostiliomobili

La Via che non c’è

La parte più surreale arriva quando si affronta il tema della VIA, la Valutazione di Impatto Ambientale.

Mirandola racconta che Castellanza ha chiesto non una, ma due volte di farla.

Risposta?

Nada.

Perché il progetto – presentato in modo chirurgicamente furbo – era “sotto soglia”.

Tradotto: l’hanno strutturato in modo da non far scattare l’obbligo della valutazione.

Che fortuna.


E adesso?

L’assessore rassicura tutti:

“Noi controlleremo ogni impegno preso nel 2018 e in sede di esclusione dalla VIA. Anche perché, ad oggi, non c’è un’opera completata.

Insomma: l’occhio vigile c’è.

Ma intanto il polo logistico pure.


La vera domanda resta sospesa come un drone Amazon pronto alla consegna:

la città dovrà davvero scegliere tra i tir che (forse) non verranno e la nuova invasione dei furgoncini modello ‘esercito degli gnomi motorizzati’?


In attesa di risposta, una certezza c’è:

in Lombardia non serve il mare per assistere alle maree. Basta un polo logistico.

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