Busto Arsizio assume! Dal direttore della biblioteca agli agenti di Polizia locale (e sì, qualcuno pensa anche ai parcheggi)
- ventisette.info

- 24 nov
- Tempo di lettura: 2 min
Se pensavate che il Comune di Busto Arsizio fosse in letargo fino al 2026, preparatevi a ricredervi: si muove, eccome. E lo fa con una lista di assunzioni che va dagli istruttori tecnici agli agenti di Polizia locale, passando per… rullo di tamburi… il nuovo direttore della biblioteca. Sì, perché anche i libri meritano il loro boss.

L’assessore al Personale, Mario Cislaghi, sembra entusiasta. Parla di “incremento delle risorse stabili”, ringrazia il personale e snobba le polemiche, perché – dice – 420 dipendenti non bastano mai, specie quando Pnrr e Pgt fanno le bizze. Insomma, per lui il Comune è un po’ come una macchina che gira a pieno regime con qualche ingranaggio mancante: si fa fatica, ma funziona.
Chi cerca chi
La fase dei reclutamenti di fine anno non è roba da poco. Ecco i principali protagonisti:
Operatori servizi generali, istruttori, vice-commissari e agenti di Polizia locale: pronti a fare squadra.
Assistente sociale: per aggiungere un po’ di cuore e cervello al mix.
Direttore amministrativo/contabile e istruttore amministrativo/contabile: laureati e diplomati pronti a domare numeri e scartoffie (scadenza 2 dicembre).
Istruttori tecnici: geometri, architetti, ingegneri… la città non si costruisce da sola (scadenza 7 dicembre).
Direttore della biblioteca: chi prenderà il posto di Claudia Giussani? Scadenza 9 dicembre, se amate il silenzio e i libri è il vostro momento.
Il Comune ammette candidamente: trovare geometri e architetti non è facile. Ma provateci lo stesso.
Il punto, con Cislaghi style
Tra una firma e l’altra, l’assessore Cislaghi fa i complimenti a tutto il personale, difende il Comune dalle critiche e annuncia cifre che suonano come musica: 440mila euro in più per il fondo dipendenti, 127.500 euro destinati al welfare, e 100mila per chi ha incarichi di alta qualificazione. Insomma, soldi veri per motivare chi già fa il possibile.
E non dimentichiamo le progressioni orizzontali: se lavori bene, puoi crescere senza cambiare ufficio. Bello, no?
Parcheggi e altre storie di Busto
Ma non tutto è glitter e applausi. I parcheggi per i dipendenti di Palazzo Gilardoni restano un nodo gordiano: gli spazi dell’ex calzaturificio Borri sono chiusi per lavori, e trovare un piano B non è semplice. La soluzione? Una tariffa calmierata. Ancora tutto da definire, ma almeno si muove qualcosa.
E come ciliegina sulla torta: i sindacati dovranno tenersi aggiornati sulle regole di contrattazione decentrata, perché chi non firma il contratto nazionale… resta fuori.
Giustizia o beffa? Decidete voi.
Busto Arsizio si prepara quindi a un 2026 pieno di nuove facce, nuove energie e qualche parcheggio da inventare. Chi ama i libri, le carte e l’ordine pubblico, occhi aperti:
il Comune sta cercando voi.




Commenti