Benvenuti a Cairatewood: il nuovo parco tematico per famiglie (con spacciatori inclusi)
- ventisette.info

- 9 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Chi dice che in Italia mancano le attrazioni per famiglie non è mai passato dal vivace, pittoresco e sempre attivo Bosco della Droga di Cairate, zona Peveranza. Altro che Gardaland: qui l’adrenalina è vera, la suspense è costante e l'ingresso è gratuito. Un parco a tema multisostanza dove puoi assistere, comodamente dal balcone di casa tua, a risse tra tossicodipendenti, urla, schiamazzi e – per i più fortunati – anche al ritrovamento di siringhe fresche davanti al cimitero. Tutto questo dalle 10 del mattino alle 11 di sera, con una puntualità che Trenord se la sogna.

Ora, tralasciamo il fatto che un genitore abbia dovuto sfogarsi su un gruppo Facebook locale per denunciare questa realtà. Lasciamo anche perdere che le sue parole – lucide, dure, disperate – siano rimbalzate nel silenzio. Ma forse, e dico forse, quando un cittadino arriva a scrivere che gli viene voglia di “entrare nel bosco e dare fuoco a tutto”, il problema non è più solo un fatto di decoro urbano. È che lo Stato – con la S maiuscola – ha smesso di farsi vedere.
Pulire prima di lucidare
C'è una frase semplice ma letale, infilata con la precisione di una lama nel messaggio:
"Non crede che, signor sindaco, bisogna mantenere il paese pulito per poi aggiustarlo?"
Touché. Perché non è difficile capire il concetto: prima si toglie la muffa, poi si tinteggia.
Ma qui sembra che si sia scelta l'opzione inversa: una festa del paese flop, un lifting alla piazza mercato, e magari qualche selfie di circostanza. Nel frattempo, nel quartiere del cimitero, c’è chi ha paura ad aprire le finestre.
Ma sì, dai, chissenefrega. In fondo chi ci abita vicino al bosco? Gente comune. Famiglie. Bambini. Il solito fastidioso popolo che non capisce le priorità dell'amministrazione.
Ma le forze dell’ordine, esistono?
Altro punto dolente: l’assenza. Che non è solo assenza del Comune, ma anche di chi dovrebbe far rispettare la legge. Perché – citando ancora la segnalazione –
“Ormai state lasciando fare agli spacciatori dentro al bosco come vogliono, senza la presenza ferrea delle forze dell’ordine.”
Qui non si tratta più di lotta al degrado, ma di abdicazione. Quando il territorio lo gestisce chi spaccia, e non chi amministra, siamo davanti a un ribaltamento dei ruoli. E quando le famiglie cominciano a sentirsi ostaggio, il punto di non ritorno è vicino.
La vera domanda
Ma allora, caro Sindaco, senza giri di parole:
Vuole davvero aggiustare Cairate o preferisce pitturarla per Instagram?
Perché una strada asfaltata non salva un bambino da una siringa. Una festa non copre l’odore di hashish nel vento. E una piazza ristrutturata serve a poco se la comunità ha paura di attraversarla per tornare a casa.
Qui nessuno le chiede miracoli, ma presenza, fermezza e coraggio. Tre virtù che un tempo erano considerate banalmente normali in chi governava. Oggi, a quanto pare, sono diventate opzionali.
In chiusura:
Nel frattempo, ai cittadini di Cairate non resta che ringraziare chi ha avuto il coraggio di dire quello che molti pensano ma non osano scrivere. E magari fare un salto nel Bosco della Droga: tanto è lì, sempre aperto. Solo non portate i bambini.
Anche se – ahimè – c’è già chi ci vive.



mi scusi sono uno degli organizzatori, da dove ha tratto la notizia di una festa del paese flop? mi pare che a giudicare dalle migliaia di persone che erano presenti la domenica la festa fosse tutto tranne che flop. Il venerdì solo il maltempo ci ha fermato e il sabato sera il freddo ma l'ORATORIO ERA A PIENO REGIME DI VOLONTARI E AMICI DELLA PARROCCHIA CHE SI SONO FATTI IN MILLE PER DARE RISALTO ALLA NOSTRA FESTA. Quando si pretende di fare la morale sarebbe meglio verificare fonti e notizia se veritiera (e parlo della festa di Peveranza giunta alla 49° EDIZIONE), CON TUTTA LA FATICA CHE SI FA OGNI ANNO E CON TUTTO L'AMORE CHE CI METTONO LE PERSONE…