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Varese in attesa del bilancio: tutti parlano, nessuno fissa la data

  • Immagine del redattore: ventisette.info
    ventisette.info
  • 26 nov
  • Tempo di lettura: 3 min

A Varese c’è una tradizione più solida del cammello di sfoglia: annunciare il bilancio, rimandare il bilancio, evocare il bilancio come fosse un’entità mistica che “sta per arrivare”. L’unico appuntamento certo, per ora, è il 29 novembre… ma solo per parlare del Famedio. Il resto? Atmosfera da “prossimamente”, come il cartello nei negozi chiusi.


Varese in attesa del bilancio: tutti parlano, nessuno fissa la data

Nel frattempo, però, il centrodestra non perde tempo: spalma idee, emendamenti, visioni e un filo di nostalgia per un Comune che si occupi anche delle cose minuscole, come buche, tombini e vite reali — non solo cantieri eterni e sigle in maiuscolo.


Boldetti, 26 emendamenti e un senso pratico che nemmeno Ikea

Luca Boldetti (Forza Italia) entra in scena con 26 emendamenti: un numero che di solito associamo alle tabelle di Excel che si aprono da sole quando meno te l’aspetti. Lui, invece, li rivendica con orgoglio: proposte su socialità, infanzia, sport, giovani, ambiente e mobilità.


Il sottotesto è chiaro:

“Belle le opere faraoniche, ma ai varesini servono cose che funzionano quando aprono la porta di casa.”


Tra le idee:

  • più fondi a terzo settore e oratori estivi;

  • più sostegno per disabilità e chi cerca casa;

  • climatizzazione negli asili nido (sì, nel 2025 abbiamo ancora nidi con il clima del Cairo ad agosto);

  • un fondo per permettere ai bimbi di fare sport senza dover ipotecare il monopattino;

  • il ritorno dei contributi per start-up giovanili;

  • incentivi per assumere a Varese, non “nei dintorni di”.


Boldetti si spinge anche oltre: abolire il Park&Bus, che secondo lui premia chi usa l’auto invece di chi prende il bus tutti i giorni anche con la pioggia orizzontale. E se la coperta è corta, dice, forse quel servizio non è la tasca giusta da cui tirarla.


Poi arrivano altre richieste molto “vita reale”: pulizia seria dei tombini (perché l’acqua segue regole sue), più soldi per asfaltare, spazi di gioco nuovi, e un occhio alle attività artistiche giovanili. In pratica: Varese come città che vive, non solo che costruisce.


La Lega, il cammello e il culto delle tradizioni che resistono

Dall’altra parte del tavolo, la Lega decide di puntare forte sulle tradizioni locali. E lo fa con un protagonista inatteso:

il cammello di sfoglia varesino.


Sì, quel dolce che ogni varesino finge di non considerare un totem identitario, poi lo vede in vetrina e si scioglie come se fosse nato lì sotto.


Il segretario Bordonaro propone:

  • luminarie dedicate al cammello (immaginate la Rua illuminata da sagome di brioches equine);

  • un concorso per premiare il cammello “più buono, più bello, più creativo”.

    Una specie di Miss Italia della pasticceria, ma con più burro.


L’idea di fondo: se una tradizione funziona, non lasciamola invecchiare in un angolo. Facciamola brillare.


Falò di Sant’Antonio: il rituale che scalda anche gli emendamenti

Poi c’è il Falò. Quello vero, iconico, intoccabile.


La Lega chiede:

  • parcheggi multipiano gratis durante la manifestazione;

  • una comunicazione più aggressiva per attirare residenti, turisti e chiunque voglia sentirsi parte del rito varesino che inaugura l’anno con il fuoco (metaforico e non).


Secondo i proponenti, la valorizzazione delle tradizioni non è folklore: è cultura, identità, e persino turismo.

Una Varese più orgogliosa di sé stessa, insomma.


In sintesi? Tutti vogliono migliorare Varese. Ognuno a modo suo.


Se dovessimo riassumere:

  • Boldetti chiede una città che si ricordi delle piccole cose: chi ha bisogno, chi lavora, chi vive nelle vie non coperte dai rendering.

  • La Lega spinge per una Varese che non abbia paura di dire al mondo: “Il nostro dolce è un cammello di sfoglia. E allora?”


Il bilancio arriverà, prima o poi, e il consiglio comunale dovrà scegliere che ricetta seguire.

Nel frattempo, una cosa è chiara:

a Varese non mancano le idee. Manca solo una data.

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