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Specchietti, nervi e fughe improvvise: benvenuti nella giungla urbana

  • Immagine del redattore: ventisette.info
    ventisette.info
  • 19 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Buongiorno a tutti, tranne ai truffatori da marciapiede.


Specchietti, nervi e fughe improvvise: benvenuti nella giungla urbana

Ieri, in quel teatro a cielo aperto che è Via Varese (scena perfetta per un film di Sergio Leone, se invece dei cavalli ci fossero Renault Symbioz), si è consumato l’ennesimo episodio che ormai ha più repliche di un cinepanettone in fascia pomeridiana: la celebre truffa dello specchietto.

La protagonista – una cittadina normale, di quelle che pagano le tasse e hanno ancora il coraggio di fidarsi del prossimo – viene affiancata da un tizio sulla cinquantina, look trasandato e sguardo furbo, che inizia a sbraitare con la delicatezza di un parcheggiatore abusivo sotto acido. Dice che ha rotto lo specchietto. Vuole soldi. Subito. In contanti, ovviamente: perché a quanto pare, questi individui sono tecnologici solo quando si tratta di vedere video su YouTube su come fregare gli italiani perbene.


Ora, fermiamoci un attimo.

Questa non è una storia isolata. È una parabola moderna, un monito per chi ancora crede che l’urbanità delle nostre città sia solo un po’ più caotica del solito. La verità? Sta diventando sempre più difficile distinguere il confine tra degrado e “normale quotidianità”. E mentre qualcuno ci racconta che "tutto va bene" e che siamo intolleranti se ci lamentiamo, la realtà è che ogni angolo può diventare un campo minato dove l’onestà viene messa alla prova.


Torniamo all’eroina del giorno: invece di cedere al ricatto, tira fuori lo smartphone e pronuncia la parola magica: Polizia Stradale. E lì, miracolo! Il tizio – che pochi secondi prima pareva pronto alla rissa – diventa improvvisamente un campione olimpico di corsa veloce e “va a parcheggiare meglio l’auto”. Sparito, come certi fondi pubblici.


Allora, facciamo chiarezza:

📌 Se vi capita una scena simile, respirate. Temporeggiate. Fingete di essere tonti – per una volta, vi farà bene.

📌 Prendete il numero di targa. Non abboccate al teatrino da Oscar.

📌 E chiamate subito le forze dell’ordine. Quelle vere. Non i vigilanti da tastiera.


Un consiglio spassionato? Guardate qualche video sulla truffa dello specchietto, parlatene a casa, condivideteli con amici e parenti. La cultura della difesa civica non la regala nessuno, specie in tempi in cui le città diventano sempre più simili a territori lasciati a loro stessi, dove chi alza la voce spera di aver ragione.


Per concludere: onore a chi ha ancora il coraggio di reagire. Perché sì, servono nervi saldi e una buona dose di sano buonsenso. E magari anche un po’ di quel vecchio spirito italiano che non piega la testa, non regala contanti, e – udite udite – sa ancora distinguere un cittadino da un parassita.


Bentornati su ventisette.info. Alla prossima “avventura urbana”. E occhi sempre aperti, che il mondo là fuori non è un’area pedonale.

 

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