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Somma Lombardo, terzo operatore per il Girasole: speriamo che Kos non sia solo un’altra vacanza amministrativa

  • Immagine del redattore: ventisette.info
    ventisette.info
  • 22 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Terzo operatore, stessa promessa. A Somma Lombardo è ricominciata la danza delle trattative per il progetto della nuova casa di riposo “Il Girasole”.


Somma Lombardo, terzo operatore per il Girasole: speriamo che Kos non sia solo un’altra vacanza amministrativa

Dopo Emmaus e Zaffiro – che, più che fiori all’occhiello, si sono rivelati piante grasse: belle da vedere, ma ferme – arriva Kos, nome che fa pensare a un’isola greca, ma qui, di greco, c’è giusto il ritmo lento dei lavori.


Kos è il nuovo soggetto che dovrebbe – uso il condizionale con la devozione di chi ha visto troppi PowerPoint finire nel cestino – costruire la RSA nell’ex Lanificio. Un’area dismessa, bella grossa, in pieno centro città, a due passi dal Castello. Un luogo che, negli anni, è passato da vanto industriale a monumento al degrado urbano. Ma tranquilli, ora arriva Kos. Forse.


🧓 RSA sì, ma solo se sta dove piace al Comune

L’amministrazione ha già messo i paletti: niente casa di riposo a Maddalena, come si voleva fare quindici anni fa. No, quella era un’idea troppo comoda, troppo sensata. Lontana dal centro, più facile da realizzare, ma – udite udite – proposta da una giunta di centrodestra. Quindi cestinata per principio.


Meglio buttare tutto e ricominciare da capo. Più iter, più burocrazia, più consigli comunali. E infatti, siamo al terzo operatore in cerca d’autore, con un progetto che va avanti da anni e ha collezionato più fallimenti di una start-up col business plan fatto su Canva.


🔄 Dismesso è bello?

L’idea di recuperare l’ex Lanificio non è sbagliata, intendiamoci. Ridare vita a un pezzo di città abbandonato è sempre meglio che cementificare i prati. Ma servono volontà, visione e velocità. Tre qualità che la politica locale – non solo a Somma – sembra aver messo in pensione ben prima dei suoi anziani.


Nel frattempo, le RSA nel territorio scarseggiano, le famiglie si arrangiano, e i cittadini si consolano con rendering e promesse, tra una commissione e l’altra.


🧾 Il succo?

Kos, ora, pare interessata solo a lavori finiti. Cioè: prima costruite, poi forse subentriamo. Siamo passati dal “chi rompe paga” al “chi costruisce spera”.

Ma guai a dirlo a voce alta, eh. Meglio parlare di “valorizzazione urbana”, “città che cambia” e “dialogo costruttivo”. Intanto, in via Garibaldi, l’ex Lanificio è sempre lì. E sembra dire: “ci vediamo al prossimo operatore.”


✏️ Un consiglio non richiesto

Meno comunicati e più calcestruzzo. Perché i progetti che funzionano non hanno bisogno di essere raccontati. Si vedono. E soprattutto, si usano.


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