Somma Lombardo: il “gioco delle poltrone” in salsa Pd, con vicesindaco a sorpresa e misteri da prima pagina
- ventisette.info

- 23 set
- Tempo di lettura: 2 min
Se pensavate che la politica locale fosse una cosa seria, preparatevi a ricredervi. A Somma Lombardo, infatti, la scena si fa degna di una commedia all’italiana, con un copione che più fumettistico non si può.

Il protagonista? Il vicesindaco Pd Aliprandini, che - sorpresa! - si è detto disponibile a candidarsi sindaco. Peccato che il Pd stesso, il partito, non abbia ancora alzato un dito per ufficializzare questa candidatura. Anzi, pare che abbia semplicemente “preso atto” di questo slancio solitario, senza però dare il via libera.
Chi comanda davvero? La domanda da un milione di euro
E qui cominciano i sospetti: chi ha convinto Aliprandini a farsi avanti? Chi tira le fila dietro le quinte? Qualcuno che – diciamolo – con una bella poltrona di vicesindaco in tasca, magari sognando di fare l’ombra al candidato ufficiale, prova a gestire il gioco dall’interno.
Il Pd però resta zitto, silente, come se volesse evitare un confronto aperto. Magari stanno ancora cercando un nome “vero”, un candidato che metta tutti d’accordo. Perché, se fosse stato davvero Aliprandini il prescelto, questa guerra interna non sarebbe scoppiata.
Il doppio gioco di Somma Futura
Nel frattempo, c’è un altro attore sul palcoscenico: un personaggio di Somma Futura, che da tempo fa di tutto per salire sul carro del candidato sindaco, spinto – guarda un po’ – proprio da quel futuro vicesindaco.
Ma il Pd non è convinto. Anzi, lo considera un perdente annunciato, e quindi è improbabile che lo sostenga ufficialmente.
Chi vincerà questa partita? Il futuro è un rebus
Questa è la situazione a Somma Lombardo, raccontata da un cittadino che ci ha chiesto di restare anonimo, perché, in fondo, in queste faccende “politiche” si sa, meglio non esporsi troppo.
Insomma, tra poltrone, giochi di potere e nomi non ufficiali, il Pd sommarino naviga a vista. Ma se c’è una certezza, è che lo spettacolo non mancherà. Chi vivrà, vedrà.




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