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Sicurezza in Valle Olona: Zappamiglio dice no al comando unico, sì ai droni e all’IA

  • Immagine del redattore: ventisette.info
    ventisette.info
  • 7 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Se vi aspettavate il solito dibattito polveroso da consiglio comunale, mettetevi comodi: il sindaco di Gorla Maggiore, Pietro Zappamiglio, ha deciso di scuotere la Valle Olona con un messaggio chiaro e quasi rivoluzionario per i tempi: meno comandanti unici, più tecnologia.


Sicurezza in Valle Olona: Zappamiglio dice no al comando unico, sì ai droni e all’IA

Per anni, di tanto in tanto, nei bar e nei giornali locali rispunta il solito mantra del “Comando unico della polizia locale”. Idea romantica, su carta sembra la soluzione definitiva: un’unica regia che coordina tutto, meno sprechi, più sicurezza. Peccato che nella realtà sia più complicato di quanto sembri. “Ne ho sentito parlare la prima volta nel 2015 – racconta Zappamiglio – e da allora, ogni tanto, qualcuno tira fuori la ricetta magica del Comando unico”.


Ma la verità, dice il sindaco senza giri di parole, è che i numeri non mentono. Gorla Maggiore oggi ha un comandante e due agenti, uno dei quali ha fatto le valigie per cercare fortuna altrove. Provate a sommare le carenze di personale di mezza Valle e vedrete che il famoso Comando unico rischia di diventare un’accozzaglia di mezze forze, più dannosa che utile.


“Se assumi un vigile, devi poterlo pagare per almeno tre anni”, puntualizza. Tradotto: non è questione di voler fare gruppo a tutti i costi, ma di capire che senza soldi e numeri reali, il sogno del Comando unico resta un’illusione da bar sport.


E qui arriva la vera chicca: la soluzione non è nella fusione dei comandi, ma nell’innovazione. Videosorveglianza intelligente, intelligenza artificiale, strumenti digitali per fare più indagini con meno uomini. Insomma, trasformare la Valle Olona in un piccolo ecosistema hi-tech della sicurezza, dove ogni agente diventa moltiplicatore di capacità grazie alla tecnologia.


“Parlare oggi di comando unico mi sembra anacronistico”, sentenzia Zappamiglio. Il futuro è nella connessione intelligente dei servizi, non nel mettere insieme uffici vuoti. La sfida vera, secondo lui, è portare tutti a un livello minimo di innovazione: droni, software, telecamere intelligenti, tutto ciò che in altri Paesi è già routine. Ovviamente, rispettando la privacy, che qui da noi è ancora un po’ un freno, ma niente che non si possa aggirare con un po’ di ingegno e un po’ di PNRR.


Insomma, dimenticate i vecchi sogni del Comando unico stile “federazione dei vigili”: Zappamiglio propone una Valle Olona 2.0. Pochi uomini ma equipaggiati come una squadra di James Bond, pronti a reagire più velocemente, con meno sprechi e molta più efficacia. Chi ha detto che sicurezza e innovazione non possano andare a braccetto?

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