Sesto Calende: la stazione che aspetta ancora di rinascere
- ventisette.info

- 29 ott
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Sesto Calende ha tra le mani un’occasione che raramente capita: la stazione ferroviaria cittadina è stata selezionata per il progetto nazionale “Stazioni del Territorio”, un’iniziativa che punta a trasformare venti stazioni italiane da anonimi punti di passaggio in veri spazi vivi, sicuri e integrati nella comunità.

E invece? Al momento, la stazione sembra un luogo dimenticato, in preda a degrado e vandalismo. La trasformazione promessa è rimasta solo sulla carta, mentre chi amministra la città – la giunta di centrosinistra guidata dal Sindaco Elisabetta Maria Giordani – sembra accontentarsi di controlli sporadici affidati alla Polizia Ferroviaria. Non esattamente l’azione concreta che servirebbe per un’opportunità di portata nazionale.
Proprio per questo, il Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia – Sesto Calende, con il Capogruppo Mario Boatto e il Consigliere Marco Limbiati, ha presentato un’interrogazione consiliare a risposta in aula. L’obiettivo è chiaro: far luce sul futuro della stazione e sull’eventuale avanzamento del progetto “Stazioni del Territorio”. L’interrogazione chiede all’Amministrazione: quali contatti sono stati mantenuti con il Gruppo FS? Esistono atti o accordi operativi? Quali iniziative concrete si intendono prendere per restituire dignità e sicurezza a uno spazio strategico per la città?
Il messaggio è inequivocabile: l’opportunità lasciata dalla precedente amministrazione di centrodestra, che aveva saputo cogliere questa occasione di prestigio, non può e non deve essere sprecata. La stazione non è solo un punto di transito: è un simbolo di sicurezza, decoro e orgoglio civico.
Se il centrosinistra vuole dimostrare di saper amministrare, è il momento di passare dalle parole ai fatti. Fino ad allora, la stazione di Sesto Calende resterà il perfetto esempio di opportunità mancata. E chi vigila, come il Gruppo Fratelli d’Italia, non intende restare in silenzio.




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