Samarate al Centro cambia volto: Macchi saluta, Brambilla approda… dove meno te lo aspetti
- ventisette.info

- 24 ott
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SAMARATE – La politica locale non è mai noiosa, soprattutto quando le sedie in consiglio comunale sembrano girare più velocemente di una giostra. Davide Macchi, consigliere di Samarate al Centro, ha deciso che era arrivato il momento di appendere il distintivo al chiodo. Motivazione ufficiale? Una nuova vita a Chiari, tra matrimonio e incarico da docente in un istituto paritario. Tradotto: “la vita reale chiama, la politica può aspettare”. Ma prima di salutare, non ha mancato di lanciare una frecciatina al suo ex esecutivo: «Il 2026 possa essere l’anno dell’effettivo cambio di marcia per questa amministrazione». Elegante, tagliente e leggermente amara.

E allora, chi prende il suo posto? Nessuno sconosciuto: Maurizio Brambilla, ex leghista di lungo corso e voce spesso fuori dal coro durante il Puricelli bis. Da tempo in rotta con il centrodestra e con la linea nazionale del Carroccio, Brambilla ha imboccato la strada del civismo, approdando a Samarate al Centro. Fin qui nulla di clamoroso… se non fosse che il nostro Maurizio ha scelto di sostituire Macchi nel governo cittadino guidato dal centrosinistra di Alessandro Ferrazzi. Sì, avete letto bene: il Brambilla della Lega ora siede a un tavolo di sinistra. Politica locale o remake di un romanzo giallo?
Il percorso di Brambilla è curioso: anni di lealtà a un partito, qualche astensione di troppo, qualche mozione controcorrente e, alla fine, la scelta di un’avventura civica più libera. O forse, più strategica. Ora, con Samarate al Centro in una coalizione che definire “variegata” è un eufemismo, il nuovo consigliere dovrà dimostrare di saper navigare tra anime politiche differenti, mantenendo un minimo di identità.
Intanto, Macchi va, Brambilla arriva, e Samarate continua a girare sul suo carosello politico, tra novità, ritorni e improbabili alleanze. Per chi ama la politica con un pizzico di ironia, questo è solo l’inizio: il 2026 potrebbe davvero riservare sorprese.



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