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Natale a Lonate: luci, ghiaccio e 115mila euro di spirito natalizio (finalmente)

  • Immagine del redattore: ventisette.info
    ventisette.info
  • 9 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

C'è un nuovo miracolo natalizio in atto, e no, non stiamo parlando dell'ennesima pubblicità strappalacrime di una multinazionale che si scopre improvvisamente tenera. Parliamo di Lonate Pozzolo, dove quest’anno il Natale non sarà soltanto un presepe di plastica accanto al cassonetto dell’umido, ma un'operazione seria, pensata, luminosa. E con i conti in ordine.


Natale a Lonate: luci, ghiaccio e 115mila euro di spirito natalizio (finalmente)

Sì, avete capito bene: 115mila euro di investimento per riportare il Natale dove merita – nelle piazze, tra le famiglie, tra i bambini, e non solo nei bilanci farlocchi dei soliti noti. Un budget corposo, che non arriva dalla bacchetta magica del marketing sociale, ma dagli arretrati della tassa d’imbarco dell’aeroporto (più di 789mila euro in totale, per chi ama i numeri).


Ora, fermi tutti. Qualcuno già storcerà il naso: “Eh ma 115mila euro per il Natale, con tutti i problemi che ci sono…”. Bene, caro lettore cinico, accomodati sotto la stufa e fammi un fischio quando la tua indignazione avrà pagato una pista di pattinaggio per i bambini delle scuole.


Perché qui si parla di scelte politiche vere, fatte da chi non si vergogna di celebrare il Natale, di mettere la parola “religioso” in un comunicato ufficiale senza finire in ginocchio sui ceci del progressismo da tastiera. Il vicesindaco Andrea Colombo, con delega alla Cultura – quella vera, non quella autofinanziata a base di seminari su fluidità di genere e laboratori di uncinetto intersezionale – l’ha detto chiaro:


“L’aeroporto crea dei disagi ai cittadini. Quindi abbiamo voluto destinare un po’ dei soldi ricevuti per permettere loro di passare un bel Natale.”


E cosa significa “un bel Natale”? Significa pista di pattinaggio all’ombra della chiesa di Sant’Ambrogio (e già qui qualche lacrimuccia ce la concediamo), planetario con video a tema natalizio e religioso, zampognari, mangiafuoco, e pure una festa di Capodanno che, si spera, non sarà all’insegna del veganesimo triste con prosecco annacquato, ma di vera socialità – quella che fa bene alla comunità, ai commercianti, alle famiglie.


Una nota di merito anche per il coinvolgimento delle scuole: la pista verrà usata per le lezioni di educazione fisica, con tanto di istruttori. Altro che ora di yoga inclusivo in palestra con 4 gradi. Qui si pattina, si scivola, si ride – in presenza, come si diceva una volta, quando la scuola era scuola.


E a chi parla di “sprechi” viene spontaneo rispondere: è uno spreco spendere soldi pubblici per riportare senso, bellezza e tradizione nella vita delle persone? È uno spreco voler offrire un’alternativa concreta alla narrazione grigia, piatta, tecnocratica, dove la parola “Natale” è tollerata solo se tradotta in inglese e venduta a 19,99 su Amazon?


No, amici. Questo non è uno spreco. Questo è un atto di coraggio amministrativo, che ha un profumo chiaro (di vin brulé), un suono deciso (quello delle zampogne) e un significato profondo: ridare dignità alla festa più importante dell’anno, senza nasconderla sotto il tappeto del politicamente corretto.


Quindi sì, a Lonate sarà un Natale mai visto prima. Ma anche, si spera, un Natale come dovremmo tornare a vederne molti. Ovunque.


🎄 E allora buon Natale, Lonate. Ti sei fatto un regalo come si deve.

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