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🗂️ La Scidurlo resta al suo posto. E per qualcuno è un problema… personale.

  • Immagine del redattore: ventisette.info
    ventisette.info
  • 1 ott
  • Tempo di lettura: 3 min

A Somma Lombardo il teatrino della politica ha avuto un nuovo (triste) atto. Protagonista: Manuela Scidurlo, capogruppo di Fratelli d’Italia e membro del CdA di FNM Pay. Il crimine? Nessuno.

La condanna? Nulla. La sentenza? “Tutto regolare”. Ma intanto la macchina del fango ha girato, eccome.


La Scidurlo resta al suo posto. E per qualcuno è un problema… personale.

🎭 La commedia dell’incompatibilità

L’accusa era semplice, quasi banale: presunta incompatibilità tra il ruolo politico e quello in FerrovieNord. Una segnalazione (ovviamente anonima, ça va sans dire) è piovuta sul Comune in piena estate — quando normalmente si pensa ai gelati, non ai testi unici sugli enti locali.

Ma tant’è.


Il problema? L’articolo citato nella segnalazione era sbagliato. Ma non “quasi”, non “per poco”. Sbagliato di netto.

Non solo quindi un atto di bassa politica, ma pure maldestro. E per questo, ora, anche querelabile.


⚖️ Una politica che non urla, ma si difende

Invece di vittimismi o teatrini — come va tanto di moda — Manuela Scidurlo ha scelto la via più lineare e dignitosa: quella di spiegare i fatti, punto per punto, in una lettera pubblica. Con stile. Con fermezza. E, soprattutto, senza cercare di distrarre nessuno con finti scandali o lacrime televisive.


Difficile da accettare, per chi è abituato a combattere sul piano dei sussurri, delle segnalazioni anonime, delle lettere mandate “così, per vedere l’effetto che fa”.


👁️‍🗨️ Il coraggio di stare in piedi (quando altri strisciano)

C’è una cosa che dà fastidio, più di tutte: la schiena dritta. In un tempo in cui l’arte di svicolare, di colpire alle spalle e di lanciarsi addosso l’un l’altro accuse vaghe è diventata sport nazionale, chi sceglie di fare politica guardando la gente negli occhi diventa pericoloso. Non per la città. Ma per certi avversari politici.


Perché chi lavora davvero, disturba. Chi fa le cose con competenza, competenza vera — non quella proclamata nei convegni — rende nervoso chi ha bisogno del caos per sopravvivere.


🪪 Redditi pubblici, nomi sbagliati e pettegolezzi fuori tempo massimo


Ah, già: la segnalazione, oltre a essere giuridicamente sbagliata, era anche farcita di imprecisioni degne di un gruppo WhatsApp della terza media.

  • Manuela, non Emanuela. Può sembrare un dettaglio, ma quando si accusano le persone… i dettagli contano.

  • E poi, la ciliegina: il compenso citato con tono malizioso, come se la trasparenza fosse un difetto.


Peccato che i redditi della Scidurlo siano pubblici, come impone la legge. E non da ieri. Quando la malizia non basta, arriva il livore. E quando nemmeno quello riesce a colpire, rimane solo la figuraccia.


👨‍👩‍👦 Politica e responsabilità: parole che danno fastidio

C’è un passaggio della lettera che vale più di mille comunicati: "Guardo negli occhi mio figlio e so che nella vita sbaglierò, ma non vorrò mai fare del male intenzionalmente a qualcuno. "Parole che non troverete in certi ambienti. Non fanno parte del loro vocabolario. Perché per parlare così, serve una cosa sempre più rara: responsabilità.


Ed è proprio questo che fa paura: una politica che non urla, non sbraita, non manda lettere anonime. Ma fa, costruisce, decide, si espone.


🚫 Lo squallore non è la politica. Lo squallore è l’uso che se ne fa.

La vicenda è chiusa. L’incompatibilità non c’è. Ma il veleno resta lì, in quell’angolo torbido dove certi personaggi pensano ancora di poter usare le istituzioni come palcoscenico delle proprie frustrazioni.


Peccato che la città abbia occhi per vedere e testa per capire. E, a quanto pare, anche memoria lunga.


Chi fa politica con la schiena dritta, non si piega nemmeno davanti al fango.

Perché, come diceva qualcuno: le aquile non volano con i piccioni.

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