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🔧 Il filtro (finto) e la sicurezza (vera) che manca: Gerenzano, sveglia.

  • Immagine del redattore: ventisette.info
    ventisette.info
  • 10 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

GERENZANO – Il tecnico non era tecnico, i filtri non esistevano, ma il problema sì. Ed è reale.


Il filtro (finto) e la sicurezza (vera) che manca: Gerenzano, sveglia.

Mercoledì 8 ottobre, via Manzoni: un uomo si presenta come “incaricato” della sostituzione dei filtri domestici. Tono gentile, sorriso rassicurante, la solita mimetica da finto professionista. Il suo obiettivo? Entrare nelle case, raggirare chi ci vive, e possibilmente portarsi via più della fiducia.

Per fortuna, nessuno gli ha aperto. O almeno, non abbastanza da farsi fregare.


Ma qui non si tratta solo dell’ennesimo furbetto da cronaca locale.Il punto è un altro: a Gerenzano, come in tantissimi comuni italiani, la gente è lasciata da sola a difendersi.


Comunicato sì, pattuglie no?

L’amministrazione ha subito diffuso un avviso: “Attenzione, non aprite agli sconosciuti”.

Bene, grazie. Ma nel 2025 siamo ancora al volantino di emergenza?

Non sarebbe ora di passare dai comunicati alle contromisure vere?


Perché non si tratta di casi isolati. Questi episodi si ripetono, sempre con lo stesso schema, e sempre colpendo le fasce più vulnerabili: anziani soli, famiglie distratte, cittadini che ancora si fidano. Eppure, di ronde vere, di presenza costante sul territorio, di vigilanza visibile, se ne vedono ben poche. Siamo pieni di “raccomandazioni” ma a corto di azioni concrete.


Più occhi, meno chiacchiere.

La realtà è semplice: servono più controlli, più vigilanza, più presenza visibile.Altro che slogan sulla “comunità accogliente”.Un paese sicuro è prima di tutto un paese dove chi sbaglia ha paura di essere scoperto, non dove i cittadini hanno paura ad aprire la porta.


E no, non serve l’esercito. Ma una polizia locale più presente, magari supportata da sistemi di sorveglianza moderni, turni rafforzati nei quartieri sensibili, un piano sicurezza degno di un Comune che voglia davvero proteggere i suoi cittadini.


La sicurezza non è un favore, è un dovere.

Sembra quasi che quando si parla di sicurezza ci sia sempre qualcuno pronto a minimizzare.“È solo un tentativo di truffa”, “È andata bene”, “Per fortuna nessuno si è fatto male”.

Come se aspettassimo il disastro per svegliarci.


La verità? La sicurezza non è un regalo dell’amministrazione, è un suo compito. E ogni volta che un truffatore gira indisturbato per le nostre strade, è un segnale che qualcosa non sta funzionando.


Gerenzano ha bisogno di più. E lo merita.

Non è solo una questione di “prudenza individuale”. È una questione di responsabilità collettiva, e soprattutto istituzionale. Chi amministra il territorio ha il dovere di mettere in campo misure serie, continue e visibili. E no, un comunicato stampa non basta.


📞 Intanto, segnatevi questi numeri – ma chiedetevi anche: dove sono quando servono?


PS.

Se chi bussa alla vostra porta vi sembra sospetto, fidatevi del vostro istinto.

Ma ricordate: non dovrebbe toccare a voi fare i vigilanti.

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