🌳 Gerenzano, il bosco si rifà il trucco (finalmente)
- ventisette.info

- 30 ott
- Tempo di lettura: 2 min
A Gerenzano, nel Parco degli Aironi, qualcuno ha deciso che è ora di passare lo straccio. O meglio, la motosega. Ma niente panico: non è l’apocalisse verde, non arrivano i bulldozer di Mordor. Si tratta di lavori di miglioramento forestale — una di quelle frasi che sembrano inventate da un funzionario annoiato, ma che in questo caso hanno un senso molto concreto.

Tagliare per far crescere
Sì, si tagliano alberi. E meno male. Perché nel bosco, come nella vita, ogni tanto bisogna fare pulizia: via le robinie moribonde, via le specie “esotiche” che si sono insediate come ospiti invadenti, via tutto ciò che soffoca le radici vere del territorio.
In cambio arrivano 3.000 nuove piantine autoctone, figlie legittime della nostra terra lombarda, che cresceranno dritte e solide, seguite per cinque anni da mani esperte e non da chiacchiere ecologiste.
La biodiversità? C’è, ma senza hashtag
Il progetto, realizzato da Georisorse s.r.l., non è un esercizio di stile per ottenere like sui social. È un intervento reale, tecnico, misurato. Le cataste di legno morto verranno lasciate sul posto come hotel a cinque stelle per insetti e piccoli animali, e nasceranno piccoli nuclei di flora tipica — mughetti, anemoni e pervinche — fiori che profumano di primavera vera, non di “transizione green” in PowerPoint.
👏 Focus: Regione Lombardia, quando il buon senso fa scuola
E qui va detto: brava Regione Lombardia.
Perché in tempi in cui si tende a bloccare tutto “per principio”, l’amministrazione regionale ha avuto il coraggio e la lucidità di validare il progetto, scegliendo la via più difficile ma anche più giusta: quella del realismo.
Non ideologia, ma equilibrio. Non slogan, ma gestione.
L’Ufficio Foreste ha dato il via libera con criteri tecnici, non politici — e questo, in Italia, è già una notizia. È la prova che la cura dell’ambiente può andare d’accordo con la competenza e con una visione concreta del territorio.
Una Lombardia che non si scusa per voler crescere, ma che cresce con intelligenza.
Non è un disboscamento, è manutenzione
C’è chi urla al massacro appena sente parlare di tagli. Eppure, se ci pensiamo, il vero massacro è lasciare un bosco marcire da solo.
La natura non è un santuario intoccabile, ma un ecosistema vivo che ha bisogno di essere curato, guidato, protetto.
E in questo senso, Gerenzano e Regione Lombardia firmano insieme una piccola lezione di ecologia concreta: quella che non si misura in manifesti, ma in risultati.
Il bello? Nessuno se ne accorgerà
Il primo lotto di lavori è in una zona non accessibile al pubblico. Tradotto: mentre i soliti indignati scrivono post su Facebook, i professionisti lavorano in silenzio.
E quando il bosco rifiorirà, tra qualche anno, tutti si accorgeranno che “il taglio” non era un delitto, ma un atto di cura. Quello che spesso manca — nei parchi, nelle città, e persino nei palazzi.




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