Fiorista derubato a Fagnano: il dramma dei 150 euro e della pistola immaginaria
- ventisette.info

- 29 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Succede a Fagnano Olona, un martedì qualunque, quando un fiorista — uno di quelli che ancora lavorano, respirano e pagano le tasse — si vede piombare in negozio un individuo col volto travisato e la mano in tasca. Non per comprare rose, ovviamente, ma per “prendere in prestito” il contenuto della cassa: circa 150 euro.

Niente armi, niente sparatorie, solo la pantomima di una pistola inesistente. Eppure il povero commerciante, davanti alla minaccia (vera o finta, che importa?), ha fatto ciò che ogni cittadino rispettoso della legge è invitato a fare: consegnare tutto e sperare di non fare la fine del vaso di vetro accanto al registratore di cassa.
Le telecamere, dicono, chiariranno se il genio del crimine fosse solo o accompagnato da un complice. Magari lo troveranno, magari no. In fondo, 150 euro non sono “emergenza nazionale”.
La normalità del paradosso
La vera notizia non è la rapina. È che ormai queste scene sono diventate parte del paesaggio urbano, come le buche nelle strade o i murales con scritte motivazionali. Si entra, si ruba, si esce. E poi si scompare nell’indifferenza generale.
Nel frattempo, chi apre un negozio continua a sentirsi un po’ come un eroe dimenticato: combatte l’inflazione, la burocrazia, i controlli, le tasse e — quando va bene — pure un rapinatore con la fantasia troppo vivace.
La pistola che non c’era
C’è qualcosa di simbolico, quasi poetico, in questa rapina senza arma. È la rappresentazione perfetta del nostro tempo: la violenza non serve più essere reale, basta minacciarla. Basta la percezione. Basta il gesto. È la criminalità “smart”, sostenibile, a basso impatto ambientale.
E mentre l’Italia si interroga su come proteggere i “diritti” di tutti, il diritto di un fiorista di lavorare in pace resta fuori discussione. O meglio: fuori discussione pubblica.
Alla fine il ladro è fuggito, il commerciante è rimasto, i carabinieri indagano e noi, come sempre, ci chiediamo quanto tempo passerà prima che la prossima notizia sembri una fotocopia di questa.
Perché se la pistola era finta, il degrado no.




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