Fagnano Olona, la mensa (infinita) di Gordon Ramsay e lo scaricabarile del sindaco
- ventisette.info

- 28 ott
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FAGNANO OLONA – Non sappiamo se Gordon Ramsay verrebbe mai a mangiare alla nuova mensa di Bergoro, ma a giudicare dal conto… potrebbe pure pensarci. Due milioni di euro per partire, +250 mila euro di extra per opere “non previste”, e un ritardo di un anno sul cronoprogramma. Un capolavoro di amministrazione pubblica: costi da ristorante stellato, servizio da fast food di periferia.

L’ultima perla è arrivata in consiglio comunale: si parla della nuova mensa scolastica, ma sembra di assistere a un talent show dove il sindaco Baroffio recita nella parte di “non è colpa mia”. Perché sì, quando si parla di ritardi e pasticci, la colpa è sempre di qualcun altro. Del direttore dei lavori, della Provincia, dei vigili del fuoco, forse anche del meteo. Tutti tranne chi amministra. E la frase cult della serata? «Non sono io che rubo i mattoni». No certo, ma il problema è che intanto il cantiere resta lì, mezzo fermo, e i mattoni – quelli veri – non li sta posando nessuno.
Una mensa da 4.000 euro al metro quadro
Le minoranze, con buona dose di pazienza (e di calcolatrice), hanno fatto due conti: la mensa costa 4.000 euro al metro quadrato.
Cifra che di solito fa rima con “villa con piscina” e non con “locale mensa per bambini delle elementari”. E la cosa più divertente – si fa per dire – è che a Fagnano di mense ne abbiamo già tre. Tre centri cottura. Tre.
Il sindaco (non) risponde
A fare le domande scomode ci ha pensato la minoranza, come spesso accade quando la maggioranza ha finito le parole (e le idee).
Paolo Farè di Solidarietà e Progresso ha chiesto conto di costi, ritardi e scadenze PNRR che ormai incombono come una spada di Damocle.
E cosa ha risposto il sindaco Baroffio?
Che la politica di Fagnano “non c’entra”.
Perfetto: quindi chi amministra Fagnano non c’entra con Fagnano. Tutto chiaro.
Poi, per sicurezza, ha difeso pure i progettisti – che pare non abbiano previsto nemmeno le vasche di laminazione (aggiunte dopo su richiesta dei vigili del fuoco). Un piccolo dettaglio, direbbe qualcuno. Peccato che sia costato mesi e centinaia di migliaia di euro in più.
Amministrare non è per tutti
La verità, spiace dirlo, è che amministrare non è per tutti.
Servono competenza, responsabilità, capacità di prendersi le proprie colpe quando le cose non vanno. A Fagnano, invece, si gioca allo scaricabarile. E intanto la mensa resta un cantiere eterno, un monumento all’improvvisazione, un simbolo di come la politica possa perdersi in scuse invece di trovare soluzioni.
Per fortuna c’è una minoranza che ancora fa domande, dà fastidio, pretende risposte.
Non cambia le cose, ma almeno fa sentire la voce dei cittadini – quelli che si aspettano efficienza, non giustificazioni.
Perché alla fine, sindaco Baroffio, non serve rubare i mattoni per fare danni: basta non saperli mettere al posto giusto.




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