Centrodestra a Sesto Calende: tutti contro tutti (e la sinistra ringrazia)
- ventisette.info

- 3 ott
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Quando il nemico è in casa, l’opposizione la fa il PD senza nemmeno doversi sforzare. Ma il centrodestra, quello vero, ha il dovere di alzare lo sguardo: unito, o inutile.

A Sesto Calende, se non volassero stracci e parole grosse, penseremmo di essere a teatro. Ma non è una commedia: è solo l’ennesimo litigio da cortile nel cortile sbagliato. Forza Italia e Fratelli d’Italia, ex alleati, ora si tirano i capelli – e nemmeno troppo discretamente – tra post velenosi e lettere inviate “per conoscenza” a mezzo partito. Più che una coalizione, sembra una puntata di Uomini e Donne, ma senza tronisti e con molto meno aplomb.
La verità è che la sinistra di Sesto Calende non avrebbe mai potuto sperare in una campagna mediatica migliore di questa. Due partiti di centrodestra che si sbranano, si accusano a vicenda di essere più “rossi” dell’altro, e dimenticano – forse volontariamente – che l’unico nemico reale non siede in un’altra sezione di partito, ma governa la città.
Dai personalismi all’autolesionismo
Non entriamo nel merito degli insulti – troppo facili da criticare, troppo grossolani per essere davvero interessanti. Ma qui non si tratta di chi ha iniziato, chi ha postato per primo, o chi ha più diritto di sedersi al tavolo della “vera” opposizione. Si tratta di una questione che dovrebbe stare a cuore a chiunque si consideri davvero di centrodestra: o si costruisce un’agenda politica comune o si costruiscono solo rovine.
Perché diciamocelo: litigare per decidere chi è più a destra mentre il PD amministra indisturbato è come discutere su chi ha il pedigree migliore mentre la casa brucia. Il problema è che si sta perdendo di vista il quadro generale, inseguendo il microdramma locale che fa tanto rumore e pochissimi risultati.
L’opposizione non si fa col fioretto (e nemmeno con i coltelli tra alleati)
L'opposizione vera, quella efficace, è una macchina da guerra politica: compatta, decisa, con un messaggio chiaro e una visione comune. A Sesto, invece, si litiga per chi ha il diritto di parlare a nome di chi. Ma la gente fuori dai gruppi WhatsApp e dalle chat di sezione ha una sola domanda in testa: “Chi mi difende davvero dall’amministrazione di sinistra?”. E al momento, la risposta più sincera è: nessuno.
Fratelli d’Italia accusa Forza Italia di moralismo da PD, Forza Italia accusa Fratelli d’Italia di flirtare con la sinistra. Il risultato? Un centrodestra che ha dimenticato la sua ragione d’essere. Non per battere l’avversario politico con slogan vuoti, ma per cambiare davvero la direzione di un territorio. Per portare sicurezza, sviluppo, libertà economica, visione.
Il centrodestra unito serve. Punto.
Non per fare bella figura davanti ai giornali, non per postare selfie di gruppo, e nemmeno (solo) per battere la sinistra alle urne. Serve unito perché è l’unico modo per governare con serietà e coerenza. Ma questo tipo di unità non si costruisce coi retroscena, le faide interne e le lettere stile “te la sei cercata”.
Ci vuole uno scatto d’orgoglio – e sì, anche una buona dose di umiltà. Che non è piegarsi, ma saper riconoscere che il centrodestra è un progetto più grande del singolo circolo cittadino, del singolo assessore mancato o di una mezza frase in un post Facebook.
La politica, quella vera, non si fa con le vendette personali. Si fa con una visione condivisa. E magari – aggiungiamo noi – anche con un po’ di stile.
MORALE (che non fa mai male):A furia di farsi la guerra tra alleati, a vincere è sempre qualcun altro. Ma se il centrodestra sceglie davvero di essere centrodestra, allora c'è ancora tempo per fare la cosa giusta. Anche a Sesto Calende.
Il resto? Chiacchiere da cortile.




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