Bilanci creativi e lacrime di coccodrillo: l’assessore che sapeva troppo (poco)
- ventisette.info

- 12 nov
- Tempo di lettura: 2 min
Abbiamo letto con estremo interesse il comunicato trasmesso alla stampa dall’assessore Michelon e lo abbiamo trovato anche davvero divertente.

Se non avessimo saputo che quel testo portava la sua firma, avremmo pensato di trovarci davanti al discorso di un grande statista impegnato a raccontare riforme epocali, osteggiate da politicanti reazionari e cattivi. Un capolavoro di pathos amministrativo, condito da passaggi strappalacrime, citazioni solenni e – perché no – anche da un pizzico di autocelebrazione.
Peccato solo che, tra le righe, emergano le solite lacune normative della nostra realtà, delle quali – lo confessiamo – eravamo già ben consapevoli.
Critiche politiche, non personali
Ci teniamo però a puntualizzare un concetto: le nostre critiche all’assessore Michelon sono sempre state politiche, mai personali.
Non ci interessa il carattere o l’empatia (o la sua assenza) mostrata in Consiglio comunale; ciò che ci interessa è l’operato.
E qui, purtroppo, i risultati parlano da soli:
un atteggiamento poco rispettoso delle minoranze, una mancanza di visione, una totale inadeguatezza al ruolo assegnato.
In sintesi: una sciagura politica per il nostro paese.
Il capolavoro in Consiglio comunale
Durante l’ultimo Consiglio, l’assessore ha toccato vette comiche e incomprensibili.
Nel tentativo di difendersi, ha finito per scaricare pubblicamente il Presidente e il Direttore dell’Azienda – persone che, ricordiamolo, sono state individuate e nominate dalla stessa politica che lei rappresenta.
Una “economista” – così si definisce – che ha avuto bisogno di tre mesi per comprendere un bilancio semplificato secondo le indicazioni normative?
Tre passaggi in Commissione Bilancio e ancora idee confuse?
Cose da non credere, via.
Il balletto su Ge.A.S.C.
Per colpa dell’assessore Michelon e delle sue scarse attitudini gestionali, da quattro mesi assistiamo al balletto tragicomico su Ge.A.S.C., che sta facendo dimenticare quanto di buono si realizzi nella nostra azienda speciale in termini di qualità dei servizi.
Un disastro di immagine che fa sembrare la gestione di Ge.A.S.C. una banda di improvvisati.
Conclusione: dignità, prego
Continuiamo a pensare che oggi l’Azienda Speciale sia guidata da vertici imbarazzanti e che, dopo la sfiducia implicita ricevuta dal proprio assessore, Presidente e CdA dovrebbero trovare la dignità di rimettere il mandato.
Anche se, a essere sinceri, preferiremmo che a lasciare il posto fosse finalmente l’assessore Michelon.
Così, almeno, chi davvero ha competenze e preparazione potrebbe tornare a lavorare in serenità e con serietà.
(Forza Italia - Fagnano Olona)




Commenti