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Asilo di Santo Stefano: dove l’arte incontra la disciplina… più o meno

  • Immagine del redattore: ventisette.info
    ventisette.info
  • 10 nov
  • Tempo di lettura: 1 min

SANTO STEFANO – C’è chi pensa che un asilo sia solo un parcheggio per bimbi con sacchetti di merenda, e poi c’è la Maria Immacolata. Qui le pareti non sono semplici muri, ma tele su cui l’immaginazione prende vita… senza che nessuno perda il controllo del recinto. Perché sì, i murales ci sono, ma dietro c’è anche il buon senso: spazi ordinati, ambienti funzionali e, soprattutto, regole chiare.


Asilo di Santo Stefano: dove l’arte incontra la disciplina… più o meno

Il 15 novembre è il giorno dell’open day, cioè quando la scuola apre le porte e mostra a tutti che “bello” e “utile” possono convivere. Mario Cervini, vicepresidente volontario, ci tiene a precisare che non si tratta di un’esibizione fine a sé stessa: «Aprire le porte significa trasparenza», dice. Tradotto: non è Instagram, qui non si spara solo colore a caso sui muri.


E non pensate che finisca qui. A dicembre ci sarà un nuovo intervento per migliorare ulteriormente la struttura. Qui non si improvvisa: si pianifica, si migliora, e si fa con criterio. Durante l’open day, genitori e curiosi potranno girare tra aule e corridoi, osservare progetti educativi e forse imparare che anche la creatività ha bisogno di ordine. Insegnanti, coordinatrice e CDA saranno a disposizione per guidare la visita, così da non perdere nessun dettaglio (e nessun pennellata strategica).


E se vi state chiedendo se è solo un evento, sappiate che la scuola resta visitabile anche dopo, su prenotazione, e che a gennaio ci sarà un altro appuntamento per chi non ne ha mai abbastanza. Insomma, la Maria Immacolata non promette sogni a occhi aperti senza fondamento: qui si costruisce serietà, disciplina e un pizzico di magia… che non guasta mai.

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