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122 Giorni Dopo: Rotonde a Chiacchiere, Asfalto Zero

  • Immagine del redattore: ventisette.info
    ventisette.info
  • 16 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

Sesto Calende – Era il 16 giugno 2025, ma sembra passata un'era geologica. Ricordate? Video, annunci, discorsi da balcone e promesse da Prima Repubblica (ma senza nemmeno il gusto dell’amarcord). L’aria era frizzante, le idee “rivoluzionarie”, i sorrisi ben pettinati davanti alle telecamere. C’erano tutti, mancava solo l’orchestra del Titanic.


122 Giorni Dopo: Rotonde a Chiacchiere, Asfalto Zero

Il protagonista? L’Assessore al Tutto, Giorgio Circosta. Sì, proprio lui. Uomo dalle mille deleghe e zero risultati (per ora). Il suo cavallo di battaglia: le rotonde. Due, per essere precisi. Quella del parcheggio Metropolis e quella di via Tortorino. Due interventi necessari, concreti, già finanziati. Così almeno ci avevano detto.


Peccato che dopo 122 giorni ci ritroviamo con la stessa quantità di asfalto nuovo di quando si facevano le elementari con il grembiule: zero.


Ma andiamo con ordine.


“Sarà un nuovo inizio”, dicevano

Quel video patinato lo abbiamo visto tutti. Anzi, ce lo hanno fatto vedere anche più del dovuto. In una performance che sembrava la parodia di un TED Talk municipale, Circosta annunciava il nuovo corso della comunicazione istituzionale. Tradotto: si passa dai fatti ai filtri Instagram.


Le rotonde? “Entro fine mese partono i lavori!”La realtà? Tra poco arriva Halloween, e l’unica cosa che fa girare la testa sono i coni arancioni dimenticati in un angolo.


La delega al marketing, forse

Nel frattempo, il povero assessore alla Comunicazione Michele Ponti è stato elegantemente messo da parte. Troppo sobrio, forse. Troppo concreto. Così, mentre la città aspettava ruspe e cantieri, è arrivata un’altra pioggia di comunicati e dirette video, rigorosamente in alta definizione.


Tutto molto bello. Se non fosse che la gente non chiede i video in 4K, ma strade sicure, accessi pedonali decenti e meno traffico impazzito.


Chi ha tempo non aspetti Circosta

Il vero spettacolo, però, è la matematica amministrativa: due opere già finanziate dalla precedente giunta, nessun motivo tecnico apparente per il ritardo, ma ancora nessun cantiere all’orizzonte. Forse si stanno aspettando le elezioni regionali, o l’allineamento dei pianeti. Chissà.


Nel frattempo, cresce il degrado – ma quello è “solo una percezione sbagliata”, ci dicono. Come se a camminare tra buche e sterpaglie fossero allucinazioni collettive di consiglieri un po’ troppo svegli.


Sesto Riverside: più fumo, meno acqua

E mentre le rotonde restano nell’iperspazio delle promesse non mantenute, il famoso progetto Sesto Riverside (dove l’Assessore al Tutto ha messo bocca anche dove forse non doveva) si è rivelato più “tinder” che “timeless”: tante aspettative, pochi appuntamenti riusciti.


Un consiglio (non comunale)

Forse – e dico forse – è arrivato il momento che qualcuno in giunta faccia un vero cambio di passo. O almeno un cambio di scarpe, visto che si cammina sul posto da quattro mesi. Magari il Sindaco potrebbe iniziare dal suo Vice. Si sa, a volte serve meno gente col microfono e più gente con la pala.


Per ora, noi aspettiamo.

Aspettiamo le rotonde, i lavori, le risposte. Ma anche solo un segnale di vita che non sia un altro video in slow motion.


A novembre ne riparliamo. Magari con qualche metro di asfalto in più.

O con un altro bel discorso. Ma stavolta, almeno, senza musiche epiche in sottofondo.

 

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