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Castronno: il garage dei sogni verdi (e dei guai enormi)

  • Immagine del redattore: ventisette.info
    ventisette.info
  • 25 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

C’è un posto a Castronno dove 410 chili di hashish stavano tranquillamente aspettando di diventare soldi sporchi. Sì, avete letto bene: quattrocento e dieci chili. Un garage, normale all’esterno, straordinariamente assurdo all’interno, che per un po’ è sembrato il set di un film di mafia… peccato che nessuno applaudisse e nessuno volesse un sequel.


Castronno: il garage dei sogni verdi (e dei guai enormi)

La notte che sembrava un videogioco

Era luglio quando tutto è iniziato: quattro uomini arrivano in auto sportiva, pronti a rubare la droga come se fosse un bottino virtuale. Ma c’è sempre quell’eroe improvvisato, il cittadino che non accetta la legge del più veloce: chiama il 112 e blocca la fuga. Risultato? Vetri rotti, macchine danneggiate, adrenalina a mille e 335 chili di hashish già caricati che scappano come ladri in fuga da un videogioco mal programmato.


I protagonisti del disastro

Una coppia di Castronno – lui 36 anni, lei 25 – custodiva il magazzino illegale. Altri due complici albanesi hanno provato a fare i rapinatori professionisti, ma anche loro hanno trovato la giustizia dietro l’angolo. Il quadro è chiaro: droga, violenza e guai enormi, tutti insieme in un mix che non porta mai a niente di buono.


Cifre da capogiro, realtà da condannare

Parliamo di milioni di euro nascosti in un box: non è un’idea brillante, non è un colpo da film, è un enorme, clamoroso, disastro sociale. La droga non è glamour, non è divertente e non fa eroi. Fa solo danni, ferisce persone e porta in carcere chi ci si mette vicino. Punto.


La morale del garage

Castronno oggi si sveglia con quattro arresti, un cittadino-testimone che ha fatto quello che doveva e una comunità che si trova a riflettere su quanto la realtà possa superare la fantasia. Questo non è un racconto romantico di furti e auto sportive: è un avvertimento netto. La droga non rende ricchi, non rende cool, non rende niente.


E allora restiamo dalla parte giusta: contro la droga, contro chi pensa di poter giocare con la vita degli altri, e pronti a raccontare la cronaca senza abbassare lo sguardo, senza banalizzare, senza strizzare l’occhio a chi cerca facili guadagni.


Castronno non è un film, la vita reale è molto più dura. E, a volte, basta un garage e un cittadino attento per ricordarlo a tutti.

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